Loading...
SOSTENIBILITA'

L’impatto dei cambiamenti climatici in edilizia

SOSTENIBILITA'

L’impatto dei cambiamenti climatici in edilizia

Data:
Condividi:

Anche gli edifici subiscono le conseguenze dei cambiamenti climatici: aumento dei venti forti, isole di calore urbane, alluvioni, incendi boschivi

Gli effetti evidenti dei cambiamenti climatici in corso sono sotto gli occhi di tutti.

Il progressivo riscaldamento globale, che ha per oggetto un costante aumento della temperatura media sulla Terra, è dovuto principalmente all’eccessiva concentrazione di CO2 e altri gas presenti in atmosfera e riconducibili in larga misura alle emissioni da combustibili fossili (circa il 75%) e alla deforestazione che contribuisce al aumento di diossido di carbonio.

Quotidianamente assistiamo, con eccessiva inerzia, allo scioglimento dei ghiacciai e conseguente innalzamento dei mari nonché alla formazione di condizioni meteorologiche estreme che hanno come primo effetto un aumento sostanziale delle precipitazioni o la graduale carenza di risorse idriche con tutte le conseguenze del caso.

Costruire edifici sempre più resilienti ai futuri cambiamenti climatici

Occorre cercare di garantire comfort e sicurezza delle costruzioni cercando di prevedere anche i cambiamenti futuri del clima.

Bisogna progettare edifici sempre più resilienti nei confronti dei futuri eventi estremi e delle ondate di calore.

Resilienza è adattamento, occorre progettare e costruire edifici che risentano sempre meno dei cambiamenti climatici e di temperatura sempre più estremi.

Le nuove abitazioni dovranno risentire meno del calore e in grado di essere rinfrescate con il minimo dispendio energetico.

Le murature costruite con i prodotti Ytong e Multipor garantiscono un elevato comfort all’interno di un’abitazione grazie alle capacità intrinseche di:

  • Inerzia termica: capacità di un materiale di immagazzinare calore e poi di rilasciarlo mantenendo la temperatura interna pressoché costante
  • Isolamento termico: capacità di non condurre calore
  • Traspirabilità: capacità di smaltire la naturale umidità dell’aria all’interno dell’abitazione. Grazie alla loro porosità permettono l’igro-regolazione dell’umidità in eccesso negli ambienti, sconfiggendo in maniera definitiva muffe e problemi di condensa tipici dei tradizionali sistemi a cappotto

Questo permette di avere sia in estate che in inverno condizioni ottimali di temperatura e umidità all’interno di un’abitazione, garantendo elevati standard qualitativi e contribuendo a una notevole riduzione di costi per il riscaldamento o raffreddamento degli ambienti.

Minimizzare il dispendio energetico, edifici che consumano zero

Occorre guardare al cambiamento climatico non solo con l’obiettivo di creare edifici che si adattino il più possibile a questi mutamenti; ma anche cercando di mitigare i danni, con l’obiettivo di diminuire le emissioni inquinanti.

L’iniziativa delle buone pratiche rivolte alla mitigazione dei cambiamenti climatici, ha visto in questi ultimi anni - soprattutto nel nostro paese - un significativo incremento di azioni e incentivi che hanno trasformato l’approccio nell’elaborazione di progetti sia in campo edilizio sia in quello urbanistico.

Ma tutte queste azioni in ambito edilizio, seppure lodevoli, non sono sufficienti a rendere tangibile un significativo impatto nell’attenuazione dei cambiamenti climatici.

Gli sforzi ulteriori da compiere sono a monte del processo edilizio e nel sistema di gestione dell’efficienza energetica dell’edificio.

L’efficienza energetica dell’edificio contribuisce in maniera significativa ad attenuare l’impatto dei cambiamenti climatici.

Da edifici totalmente energivori stiamo passando ad esempi virtuosi di edifici passivi, i cosiddetti NZEB Nearly Zero Energy Building, che sono contraddistinti da elevatissime prestazioni in quanto riducono il più possibile i consumi per il loro funzionamento.

Presupposto fondamentale per tale tipo di edificio è la scelta mirata dei materiali da impiegare nel processo edilizio.

A supporto oggi nella valutazione è disponibile la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD® in inglese – Enviromental Product Declaration) che certifica la prestazione ambientale e l’ecoprofilo (profilo ambientale relativo alle fasi di pre-produzione e produzione), ossia i dati quantitativi scaturenti da un LCA (Life-Cycle Assessment).

L’analisi del ciclo di vita è uno strumento per analizzare i carichi energetici e gli impatti ambientali associati alle varie fasi dell’intero ciclo di vita di un prodotto: dalla culla alla tomba (dall’estrazione delle materie prime alle fasi di trasformazione, produzione, distribuzione, uso e infine dismissione o riciclo).

Economia circolare: gli effetti su industria ed edilizia
Un nuovo modo di progettare e produrre i beni di consumo, tenendo in considerazione l’intero ciclo di vita dei prodotti

Tra i prodotti che hanno conseguito la certificazione EPD si annovera il calcestruzzo cellulare Ytong che ha fatto registrare ottimi parametri di sostenibilità in considerazione di 3 indicatori ambientali:

  • energia incorporata
  • emissioni di gas serra
  • potenziale di acidificazione

La certificazione EPD attesta con parametri oggettivi l’eccellenza del profilo ambientale dei sistemi Ytong, comprovandone la sostenibilità, la eco-compatibilità e l’impatto ambientale minimo per la sua produzione in relazione all’intero ciclo di vita del prodotto a fronte di prestazioni tecniche ottimali in termini di resistenza, leggerezza, salubrità, traspirabilità, capacità isolante e sicurezza antincendio, per un’edilizia sempre più vicina e attenta al benessere dell’uomo e del costruire sostenibile.

In evidenza