Produrre in modo consapevole

Il modello di Economia Circolare è la risposta più efficace alla crisi dell’attuale sistema economico lineare, spesso inefficiente, costoso e basato esclusivamente sullo sfruttamento delle risorse per soddisfare i bisogni dei consumatori.

Per questo motivo le normative europee in corso di emanazione prevedono un nuovo approccio ai rifiuti, alla base del cambiamento ci sarà un nuovo modo di progettare e produrre i beni di consumo, tenendo in considerazione l’intero ciclo di vita dei prodotti: dalla progettazione e produzione, alle procedure che intervengono nelle fasi di fine vita, fino al riciclo e al riuso.

Tutto questo non sarà solamente un modo per attuare una politica ambientale che migliori la tutela per il nostro pianeta, ma anche una politica industriale, un nuovo modo di sfruttare le risorse, che attualmente ha un peso economico notevole, un valore che supera il 40% di incidenza sui costi.

Secondo un’analisi della Commissione Europea, attuare questo tipo di modello economico, basato sulla progettazione ecosostenibile, la prevenzione e il riutilizzo dei rifiuti, può generare risparmi netti per le imprese fino a 604 miliardi di euro, ovvero l’8% del fatturato annuo, riducendo al tempo stesso le emissioni di gas annue, causa dell’effetto serra, del 2-4%.

Alla luce di questo incredibile potenziale sono state individuate alcune azioni concrete per disegnare una roadmap strategica che supporti la transizione verso un modello circolare del sistema economico:

• Promuovere nuovi modelli di business per un management efficiente delle risorse
• Sbloccare gli investimenti nelle soluzioni di economia circolare, ricorrendo anche a strumenti finanziari innovativi
• Mobilitare le imprese e i consumatori, sostenendo le PMI
• Sostenere la creazione di posti di lavoro e di competenze attraverso un migliore coordinamento delle politiche
• Modernizzare la politica in materia di rifiuti e dei suoi obiettivi, i rifiuti sono una risorsa
• Fissare uno standard relativo all’uso efficiente delle risorse

Il futuro degli scarti, che siano biologici, industriali o tecnologici, non terminerà con la discarica ma entrerà in un circuito, in un ciclo continuo.

Le aziende dovranno quindi concepire i propri prodotti con la consapevolezza che questi, una volta utilizzati possono diventare qualcos’altro, trovare un nuovo uso.

Per quanto riguarda gli effetti sul mercato del lavoro, come già menzionato, oltre a un risparmio globale, l’economia circolare porterà un notevole incremento dell’occupazione.

Questa sfida economica nel campo dell’edilizia significa accertarsi che il materiale scelto per la realizzazione degli edifici sia ad alta efficienza energetica, che lo stesso materiale sia duraturo, privo di sostanze tossiche e facilmente smaltibile alla fine del ciclo di vita.

Parallelamente, le aziende produttrici dovranno adottare un ciclo produttivo sostenibile, che sia rispettoso riguardo l’utilizzo delle materie prime, dell’energia impiegata e degli scarti della produzione.

Valori questi, tipici di una responsabilità di impresa che sono la base per una crescita aziendale consapevole e coscienziosa ed un effettivo rispetto per l’ambiente.