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SOSTENIBILITA'

Ytong e Multipor: sostenibilità certificata grazie a un nuovo studio in collaborazione con il Politecnico di Milano

SOSTENIBILITA'

Ytong e Multipor: sostenibilità certificata grazie a un nuovo studio in collaborazione con il Politecnico di Milano

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Xella Italia ha condotto in collaborazione con il Politecnico di Milano uno studio di ricerca relativo alla valutazione comparativa LCA (Life Cycle Assessment) tra le soluzioni costruttive Ytong/Multipor e i sistemi di chiusura più frequentemente utilizzati nel mercato edilizio italiano.

Il confronto è stato condotto a parità di prestazioni termiche per diverse tipologie di applicazione e dall'analisi è emerso che i sistemi Ytong/Multipor hanno un comportamento ambientale migliore rispetto agli altri sistemi costruttivi considerando l’intero ciclo di vita dell’edificio.

Le prestazioni ambientali delle soluzioni costruttive vengono valutate facendo riferimento ai principali indicatori ambientali:

● Consumo energia primaria (PEI), misurato in MJ

● Riscaldamento globale (GWP - Global Warming Potential), misurato in kg di CO2

● Acidificazione di suoli e acque (AP - Acidification potential of land and water), misurato in quantità di kg SO2

Oggi il focus da parte dell’opinione pubblica è solo sulla CO2, direttamente responsabile del riscaldamento globale ma, in realtà, tutti e tre questi indicatori sono importanti a livello ambientale.

L’energia primaria consumata per produrre i materiali da costruzione può infatti derivare da energie rinnovabili, ma è comunque energia consumata. L’anidride solforosa (SO2) emessa per la produzione dei materiali è invece responsabile delle piogge acide che aggrava ulteriormente il cambiamento climatico.

(Per visionare i risultati complessivi della ricerca si potete fare riferimento alla brochure “Informazione ambientale e profilo LCA dei sistemi costruttivi Ytong e Multipor”sul sito www.xella-italia.it)

Sistemi di tamponamento esterno

A parità di trasmittanza termica,  le soluzioni tipologiche messe a confronto sono le seguenti:

Soluzione monostrato con blocco Ytong Climaplus 325 e Climagold 300;

Soluzione leggera stratificata a secco con struttura metallica, lastra esterna cementizia e doppia lastra interna in cartongesso, con isolante interposto in lana di roccia;

Soluzione a doppia parete costituita da un paramento esterno in blocchi di laterizio porizzato e un paramento interno in mattoni forati con interposto un pannello rigido in lana di roccia;

Soluzione costituita da blocchi in laterizio porizzato e isolamento a cappotto in polistirene espanso sinterizzato

Dal confronto emerge che le soluzioni costruttive di chiusura verticale di tamponamento realizzate in calcestruzzo aerato autoclavato Ytong hanno un comportamento vantaggioso rispetto ai sistemi tradizionali grazie alla loro densità ridotta rispetto agli elementi in laterizio.

Per quanto riguarda invece il sistema a secco, si nota dal grafico come ci sia un forte impatto ambientale legato ai pannelli prefabbricati di rivestimenti e alla notevole quantità di isolante, necessario per conferire un’accettabile prestazione di inerzia termica, comunque inferiore a quella del sistema Ytong.

Inoltre il valore di trasmittanza termica periodica del sistema a secco rimane al di sotto del limite normativo: per raggiungere il requisito di legge si dovrebbe aumentare ulteriormente lo spessore dell’isolante con un ulteriore aggravio dell’impatto ambientale.

Infine, non si trascuri nella valutazione energetica l'incidenza dei ponti termici presenti nella soluzione leggera: il peggioramento della trasmittanza termica della parete dovuto ai ponti termici delle strutture metalliche oscilla tra il 20% e il 60%.

Complessivamente la soluzione Ytong risulta essere la migliore rispetto a tutti gli indicatori di impatto ambientale, con riduzioni degli impatti anche superiori al 50%.

Sistemi portanti

Dal confronto emerge che la soluzione costruttiva di chiusura verticale portante realizzata in calcestruzzo aerato autoclavato con il blocco Ytong Thermo, idoneo per zone a bassa sismicità, ha un comportamento ambientale vantaggioso rispetto a tutte le altre.

Con il blocco Ytong Sismico il profilo ambientale è meno favorevole rispetto alla soluzione con il blocco Ytong Thermo, poiché caratterizzato da una maggiore trasmittanza termica e da una maggiore densità, ma questa seconda soluzione ha comunque un impatto ambientale inferiore rispetto agli altri sistemi costruttivi.

Il sistema portante più efficiente dal punto di vista energetico e ambientale è la soluzione con blocchi Ytong SismiClima: la densità è ancora più bassa rispetto al blocco Thermo e non occorre nessun cappotto termico esterno (U=0,20 W/m2K con spessore blocco di 40 cm).

Confrontando il sistema portante Ytong con la soluzione in X-Lam, quest’ultima presenta un valore particolarmente elevato di energia primaria da fonte rinnovabile poiché in questo valore è compresa, oltre al consumo energetico di pre-produzione e produzione, anche l’energia feedstock.

Inoltre, questa soluzione presenta impatti elevati per quanto riguarda l'acidificazione (AP), a causa dell’uso di composti di azoto per favorire la crescita delle foreste, dell’uso prevalente di energia elettrica nel processo produttivo (impatto legato alla produzione da termoelettrico) e della produzione e uso di collanti.

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