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APPROFONDIMENTI TECNICI

Migliorare l’isolamento sonoro di appartamenti e abitazioni

APPROFONDIMENTI TECNICI

Migliorare l’isolamento sonoro di appartamenti e abitazioni

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Finalmente potete rilassarvi: indossate vestiti comodi, scegliete un bel libro da leggere e fate partire il vostro disco preferito. Vi stendete sul divano, aprite il libro e… i vicini parlano, la lavatrice vibra, sentite camminare dal piano di sopra.

Chi c’è passato sa, chi dice di no mente: il comfort acustico è uno degli elementi fondamentali - se non il più importante - per il raggiungimento di un sufficiente benessere abitativo.

Gli effetti del rumore sulla gente

La scienza parla chiaro: l’esposizione continua al rumore aumenta i livelli di stress, provocando conseguenze concrete sul nostro fisico. Influenzando per esempio la durata e la qualità del sonno, così come aumentando le probabilità di soffrire di ipertensione arteriosa, infarto del miocardio e ictus.

Secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente l’esposizione continua a rumori ambientali ha contribuito a causare circa 12.000 morti prevenibili all’interno dell’Unione Europea ed è collegata a 48.000 nuovi casi di ischemia cardiaca all’anno (sempre in UE).

Non solo: uno studio condotto nel 2022 per Sound & Health dall’Università di Montreal e che ha analizzato gli effetti del rumore del traffico sugli abitanti di Montreal ha rilevato una correlazione fra lo stesso e i casi di ictus, con un rischio di sviluppare lesioni ischemiche che sale del 6% per ogni incremento di 10db nell’intensità sonora ambientale.

Isolamento acustico: cosa dicono le normative

A regolare i parametri minimi di isolamento acustico per gli edifici di nuova costruzione è stato, fin dal 1997, il Decreto Ministeriale DPCM 5/12/97, indicando i valori minimi delle capacità di fonoisolamento dei muri esterni portanti e di solette e muri interni delle unità immobiliari, come anche il limite massimo del rumore prodotto dal calpestio, da ascensori, impianti di servizio e di condizionamento/riscaldamento.

Nello specifico il DPCM 5/12/97 stabilisce, per gli edifici residenziali, un limite minimo di potere fonoisolante di 40dB per le pareti esterne degli edifici (in grado quindi di isolare dai “rumori della strada”), di 50dB per le pareti interne e le solette delle unità abitative e un limite massimo di 63dB per il rumore da calpestio su pavimenti e solai.

A questi dati si è affiancata in seguito l’Unione Europea, con la legge europea UNI 11367/2010 che definisce quattro classi di valutazione dell’isolamento acustico degli edifici, dalla I (abitazioni particolarmente silenziose, con una capacità fonoisolante dei muri esterni superiore ai 43dB e dei muri interni superiore ai 56dB) alla IV (abitazioni particolarmente rumorose, con valori al di sotto della soglia minima prevista dal DPCM 5/12/97).

Benessere acustico in casa: un cambio di prospettiva

Quello del benessere acustico all’interno degli appartamenti è un tema che solo di recente sta avendo la rilevanza che merita, riflesso di un rapporto con l’abitare sempre più maturo e articolato, che ha messo sotto i riflettori anche altri aspetti come l’inquinamento indoor (con la lotta ai VOC, Volatile Organic Compounds), la salubrità degli ambienti e la sicurezza antincendio.

Per chi abita occorre però un vero e proprio cambio di prospettiva, simile a quanto avvenuto con l’illuminazione e le fonti luminose, tenendo in considerazione non soltanto le fonti di rumore esterne ma anche quelle interne, in modo da ridurre il più possibile i disagi acustici.

Privilegiando per esempio elettrodomestici poco rumorosi (le nuove etichette energetiche riportano in maniera chiara il dato in dB per permettere un acquisto consapevole), estendendo questa attenzione agli strumenti di ventilazione e riscaldamento interni alla casa, e seguendo una generale ecologia del rumore nella vita quotidiana.

Oppure ancora facendosi aiutare da pannelli e soluzioni d’arredo fonoassorbenti, diventate sempre più raffinate e di design: dai sistemi componibili da parete, ai pannelli adesivi per soffitto e pareti, alle soluzioni ibride che mixano arte e funzionalità tecnica.

Le soluzioni YTONG per l’isolamento acustico

Risulta evidente, però, come una corretta progettazione architettonica non possa prescindere da un’accurata valutazione delle proprietà di isolamento acustico dell’edificio.

Anche in questo compito i prodotti YTONG in calcestruzzo aerato autoclavato vengono in aiuto a progettisti e imprese edili, garantendo prestazioni di alto livello anche dal punto di vista della fonoassorbenza.

Le caratteristiche di omogeneità dell’AAC garantiscono infatti prestazioni identiche - in tutte le direzioni - per ciascun blocco YTONG. Anche dal punto di vista dell’isolamento acustico, aiutati anche dalla presenza del sistema di montaggio a giunto sottile che azzera la presenza di ponti sonori tipici invece dei sistemi di costruzione a mattoni forati..

Grazie alla sofisticata tecnica di produzione del calcestruzzo aerato autoclavato, i blocchi YTONG hanno al loro interno una elevatissima quantità di microbolle d’aria che diventano filtro naturale al rumore, offrendo capacità fonoassorbenti di 2-4dB superiori ai criteri minimi stabiliti dalla legge.

La leggerezza dei blocchi YTONG ha inoltre permesso di sviluppare soluzioni ancora più raffinate per tutti quei casi in cui il comfort acustico diventa elemento centrale della progettazione edilizia, attraverso un sistema a doppia parete che combina l’uso dei blocchi YTONG Y-ACU ad alta densità e dei blocchi Y-PRO con il pannello fonoisolante in fibra naturale Y-ACUBOARD, andando a realizzare una parete di protezione acustica - inferiore ai 30 cm di spessore - con un potere fonoisolante Rw di 65dB, ben al di sopra di quanto possibile con gli altri sistemi di isolamento acustico a doppia muratura.

Il tutto nel pieno rispetto dell’ambiente, della sicurezza antincendio e della salubrità dell’aria, per un benessere abitativo davvero a 360°.

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