Loading...
APPROFONDIMENTI TECNICI

Casa passiva: 4 idee per migliorare l’efficienza energetica

APPROFONDIMENTI TECNICI

Casa passiva: 4 idee per migliorare l’efficienza energetica

Data:
Condividi:

Che cosa indichiamo quando parliamo di “casa passiva”?

Dobbiamo fare un po’ di chiarezza, perché si tratta di un termine molto attuale in questa stagione di crisi climatica, e cominceremo a sentirne parlare sempre più spesso nei prossimi mesi.

Con il termine “Casa passiva” - molto caro all’architettura sostenibile - si identificano quegli edifici che riescono a soddisfare quasi tutte le proprie esigenze di riscaldamento e raffrescamento ambientale senza ricorrere a strumenti o apparecchiature alimentate da fonti di energia esterne.

Insomma: case in grado di mantenere il caldo d’inverno e il fresco d’estate senza dover abusare di condizionatori, riscaldamenti, termosifoni. Una casa confortevole - dal punto di vista termico - in ogni stagione, senza (quasi) nessun ausilio esterno.

In che modo? Con una accurata progettazione architettonica.

Casa passiva: questione di calcoli e bilanci (energetici)

Con la casa passiva a farla da padrone è infatti il pensiero matematico: le case realizzate secondo gli standard del protocollo Passivhaus arrivano a bilanciare le dispersioni termiche degli edifici - di calore verso l’esterno in inverno, o verso l’interno della casa in estate - attraverso tutta una serie di attenzioni progettuali e dispositivi passivi (serre solari, muri solari, così come sistemi di ventilazione meccanica controllata) pensati per accumulare, sfruttare e rilasciare calore quando necessario.

L’obiettivo, come detto, è quello di azzerare il fabbisogno di fonti energetiche esterne per le attività di raffrescamento e riscaldamento dell’edificio. Inserendo nell’equazione tutto ciò che ruota attorno alla casa, considerando - per esempio - che anche le stesse persone che la abitano, o gli elettrodomestici che usiamo ogni giorno, producono calore.

La certificazione di Casa Passiva segue criteri stringenti e ben definiti, che fanno comprendere la minuziosità di questo approccio progettuale, soprattutto dal punto di vista della riduzione dei consumi energetici:

Consumo annuo di energia per riscaldamento inferiore a 15KwH/mq

Consumo annuo di energia primaria (quindi per tutti i servizi essenziali come riscaldamento, acqua calda, energia domestica) inferiore a 120KwH/mq

Trasmittanza U delle pareti esterne di 0,15 W/m²K (0,8W/m²K per le parti finestrate)

Tenuta all’aria con un n50 inferiore a 0,6 h-1

Case sostenibili ed energeticamente efficienti: 4 consigli ispirati dalle Case Passive

Ideato e sviluppato nell’Europa del Nord (più precisamente in Germania) - e quindi centrato prevalentemente sulle dinamiche di riscaldamento della casa - il protocollo Passivhaus è stato oggetto di studi estensivi per testarne la validità anche nei climi temperati come quello italiano.

I risultati dello studio Passive-On- finanziato dall’Unione Europea nel 2005 e durato circa due anni - hanno confermato che le regole progettuali alla base della case passive possono essere applicate con beneficio anche in tutti quei casi in cui il focus sia invece sul raffrescamentodell’edificio.

Non c’è nessuna ragione quindi per non puntare anche in Italia su una maggiore diffusione delle case passive, al fine di ottenere un parco immobiliare più ecologico ed energeticamente efficiente. Senza farsi spaventare dalle complessità progettuali di questa soluzione, ma lasciandosi ispirare piuttosto dai suoi principi per tutte le nuove costruzioni.

Ecco quindi qualche idea di buon senso, da conoscere e portare avanti, per progettare case in un’ottica più green.

1 - Pianificare l’esposizione della struttura e trarne il maggiore beneficio

Un edificio correttamente esposto è un edificio in grado di sfruttare al meglio la più efficiente ed ecologica risorsa d’energia a nostra disposizione: il sole.

Non soltanto usando strumenti come i pannelli fotovoltaici - di cui ormai conosciamo ampiamente i benefici - ma anche sfruttando le sue naturali caratteristiche termiche.

Basta un po’ di attenzione in più: nella progettazione di nuove costruzioni, per esempio, un’esposizione ottimale riduce le possibili formazioni di muffe e condense.

2 - Tenere sotto controllo la ventilazione

Il ricambio d’aria in casa è fondamentale per la salubrità degli ambienti e la salute generale delle persone che vivono al suo interno. Ma è anche una delle cause più frequenti di dispersione termica, in una direzione o nell’altra.

È una questione di equilibrio: le Case Passive raggiungono i loro risultati mediante un attento controllo della ventilazione dell’edificio, sia attraverso una elevata ermeticità dell’involucro esterno (con una tenuta dell’aria n50 < 0,6 h-1) che attraverso sistemi di ventilazione canalizzata che permettono il recupero del calore disperso all’esterno.

Teniamone conto nella fase di progettazione.

3 - Sfruttare clima e natura per produrre e risparmiare energia

La natura può essere una inesauribile fonte di risorse energetiche da sfruttare nel pieno rispetto dell’ecologia.

Per fortuna, questo è un principio ormai diventato di buon senso comune: dotando le nostre case dei già citati pannelli fotovoltaici possiamo arrivare a coprire quasi tutto il nostro fabbisogno energetico annuale (soprattutto quando questo è limitato come nel caso delle case ad alta efficienza).

4 - Lavorare (molto bene) sull’isolamento dell’involucro esterno

Alla base di ogni ragionamento sull’efficienza energetica c’è però il corretto isolamento dell’edificio dal punto di vista termico ed energetico.

Orientare correttamente una costruzione o tenere sotto controllo la sua ventilazione ha poco senso se poi le pareti esterne dell’edificio disperdono il calore che abbiamo fatto tanta fatica a produrre e convogliare.

Come abbiamo visto, il protocollo della Casa Passiva prevede lo stringente criterio di una trasmittanza U uguale o inferiore a 0,15 W/m²K (che Ytong permette di raggiungere anche nei casi di parete monostrato - costruite quindi senza l’ausilio di cappotto esterno - grazie ai suoi blocchi ClimaGold da 48cm).

Ma elevate prestazioni in termini di isolamento termico sono fondamentali ormai per ogni tipo di nuova costruzione, anche quelle che non si prefiggono obiettivi così estremi.

L’ampio catalogo dei blocchi Ytong e dei pannelli isolanti Multipor di Xella permettono a progettisti e costruttori di abbattere i valori di trasmittanza termica U di ogni edificio, non solo in caso di nuove costruzioni ma anche di ristrutturazioni edilizie. Offrendo quindi, come abbiamo visto, un elevato comfort termico agli abitanti e un sostanziale risparmio energetico annuale.

Il tutto accompagnato dalla totale naturalità dei materiali con cui i blocchi Ytong e i pannelli Multipor sono realizzati, e alla loro semplicità di posa e lavorazione. Per una casa salubre, ecologica e a prova di futuro, a portata di tutti.

In evidenza