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APPROFONDIMENTI TECNICI

La resistenza meccanica e la tenuta ai carichi delle murature Ytong

APPROFONDIMENTI TECNICI

La resistenza meccanica e la tenuta ai carichi delle murature Ytong

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Il calcestruzzo aerato autoclavato è un materiale che presenta moltissimi vantaggi: fra questi spiccano la resistenza meccanica anche in caso di evento sismico e la tenuta ai carichi di qualunque tipo.

Resistenza meccanica e rispetto dei requisiti sismici

Non è semplice trovare una soluzione che garantisca un’ottima resistenza meccanica unitamente alla leggerezza.

Il calcestruzzo aerato autoclavato è caratterizzato da un peso che varia tra circa 300 e 600 kg/mc e da una resistenza a compressione che si aggira tra 1,8 e oltre 5 N/mmq.

L’omogeneità e l’isotropia, caratteristiche tipiche dell’AAC Ytong, permettono di realizzare pareti monomateriche e monostrato: un sistema estremamente resistente ai carichi statici e dinamici.

In caso di sisma, in particolare, disporre di masse ridotte e un peso contenuto limita le forze orizzontali determinate dall’evento sismico ed il sovraccarico sugli orizzontamenti (fondazioni, solai…).

Le murature Ytong si realizzano mediante la tecnica a giunto sottile, con un’applicazione della malta – una malta collante, parte della gamma Ytong, a sua volta caratterizzata da un’elevata resistenza e potere adesivo – dello spessore compreso tra 0,5 e 3 mm: ciò consente di definire un sistema monolitico, privo di riduzioni della resistenza a taglio tra i giunti incollati. Il disporre, inoltre, di blocchi con una tolleranza di +/- 1,5 mm facilita la posa e la messa a piombo delle murature.

La resistenza del sistema blocco/malta collante è determinata da prove eseguite secondo le modalità e le formule di calcolo stabilite dalla normativa europea.

I blocchi Ytong possono essere utilizzati per murature di tamponamento o murature portanti ordinarie ed armate, nel rispetto delle NTC 2018 e garantendo solidità, stabilità e durevolezza nel tempo.

Tenuta ai carichi

Spesso ci si chiede se le murature in AAC Ytong, disponibili non solo in termini di involucro ma anche nelle soluzioni di divisori interni (leggeri, facili da realizzare, flessibili e molto adatti anche in caso di ristrutturazione), siano in grado di sostenere i carichi.

La risposta è certamente affermativa: in funzione dei carichi e della tipologia di muratura (tramezze, blocchi di varia densità), sono disponibili sistemi di fissaggio differenti.

Questo perché i blocchi in calcestruzzo cellulare sono pieni ed omogenei e quindi i fissaggi lavorano su tutta la profondità di infissione e non solo su pochi millimetri di materiale, come avviene invece in altri casi; per essere certi della loro tenuta è tuttavia raccomandabile attenersi ai sistemi di fissaggio suggeriti, richiamandosi ad un catalogo Fischer appositamente studiato e testato in funzione delle differenti applicazioni (dai quadri e gli specchi ai serramenti, fino ad arrivare ai sistemi a supporto delle facciate ventilate).

Per garantire le corrette prestazioni è innanzitutto necessario scegliere il sistema più corretto, in relazione alla tipologia e dimensione del supporto ed ai valori di tenuta certificati per le murature in AAC.

Normalmente per carichi leggeri come specchi, quadri, piccoli mobiletti, etc. – che lavorano prevalentemente a taglio – si consiglia l’uso di tasselli in nylon o viti specifiche per AAC; per carichi medi o pesanti – in cui si unisce la componente di trazione – è bene usare tasselli plastici, metallici o chimici (badando a creare un ancoraggio tronco conico in cui inserire la bicomponente e successivamente la barra filettata).

In secondo luogo, bisogna prestare molta attenzione a realizzare correttamente il foro, attraverso la sola rotazione di punte da legno e da ferro: in tal modo il foro risulterà regolare e preciso e garantirà un’ottima tenuta. Una volta eseguito il foro alla profondità adeguata, sarà buona regola soffiare od aspirare la polvere per aumentare la tenuta.

A ogni modo, è consigliato confrontarsi con le schede tecniche fornite dai produttori per valutare adeguatamente i valori di tenuta e le modalità di posa.

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