
APPROFONDIMENTI TECNICI
Isolamento termico dal caldo: una scelta sempre più a prova di futuro

APPROFONDIMENTI TECNICI
Isolamento termico dal caldo: una scelta sempre più a prova di futuro
“Bomba di calore”. “Ondata di caldo”. “Caldo africano”.
Sono solo alcuni dei termini e modi di dire entrati a pieno titolo nel vocabolario condiviso degli italiani per via dell’innalzamento delle temperature medie causate dalla crisi climatica.
Un argomento delicato - perché causa di spinte politiche e sociali in competizione - che sempre più coinvolge il nostro abitare, le nostre case e le nostre abitudini.
Fa più caldo del solito? Sì, lo dicono i dati (e l’ISPRA)
Non è solo un’impressione legata a esperienze personali, lo dicono i numeri. La temperatura media in Italia è cresciuta senza soluzione di continuità nel corso degli ultimi anni: già nel 2010, l’Italia registrava un aumento delle temperature negli ultimi due secoli di +1,7°C.
Con una nota preoccupante legata all’esponenzialità della crescita: come testimoniato dai dati raccolti dall’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR, “se consideriamo un periodo che va dal 1900 a oggi, l’aumento è di 0,16°C per decennio; dal 1950 a oggi, è 0,28°C per decennio; dal 1980 a oggi è 0,44°C per decennio”. Insomma, il riscaldamento del clima italiano va sempre più veloce.
E non è un caso se gli ultimi dieci anni sono ai primi dieci posti degli anni più caldi sperimentati in Italia da quando si monitorano le temperature.
Il 2025 non fa eccezione, con temperature estive che hanno (abbondantemente) superato i 40°C in molte parti d’Italia.
Ma non sono i singoli picchi a raccontare il cambiamento climatico, come dimostrano i dati ISPRA ben commentati da GeoPop in un approfondimento dello scorso 21 luglio: ad essere aumentati sono i “giorni estivi”con una temperatura media superiore ai 25°C, la quantità di periodi di caldo superiori ai 6 giorni, le “notti tropicali” con temperatura mai inferiore ai 20°C. e così via.
Insomma: fa più caldo, più a lungo, e non ci lascia neanche dormire la notte.
Isolamento termico dal calore? Una strategia abitativa di sopravvivenza
Dotare la propria casa di un corretto isolamento termico dal caldo diventa quindi un'attività sempre più impellente.
Strategica, anzi, come ci ha ricordato l’Unione Europea con la sua Direttiva Casa Green: entro il 2030 - ormai dietro l’angolo - ogni stato UE dovrà raggiungere una riduzione del consumo energetico medio del suo parco abitativo esistente del 16%.
Ma non è solo una questione collettiva: una casa protetta dal caldo è una casa in cui si vive meglio ogni giorno, dove ci si può riposare con più soddisfazione, dove si può lavorare in maniera più produttiva, in cui si dorme con una maggiore qualità del sonno.
Insomma: un rifugio dall’eccessivo calore cittadino, a cui dovremmo abituarci sempre di più.
Come abbiamo già detto in un nostro articolo del 2023, la lotta al caldo estivo passa da efficienza energetica e sostenibilità. Perché alcune soluzioni anticaldo possono aiutarci in maniera limitata nell’immediato - aprire le finestre solo nelle primissime ore del mattino, prediligere tessili in lino e cotone (più traspiranti), ridurre il consumo di cibi grassi e proteici prima di andare a dormire - ma è solo tramite un più profondo lavoro di isolamento termico delle nostre abitazioni che possiamo veramente proteggerci dal caldo.
Materiali e soluzioni contro il caldo: le proposte di Xella
Le elevate doti di inerzia termica dei materiali da costruzione Xella a marchio YTONG, infatti, permettono un isolamento termico dal caldo estremamente efficiente nei casi di nuova realizzazione di un edificio, sfruttando al meglio le caratteristiche di compattezza e leggerezza del calcestruzzo aerato autoclavato.
Il tempo di sfasamento dei blocchi YTONG parte dalle 11 ore e 46 minuti del blocco ClimaPlus 325 da 30cm di spessore per arrivare alle oltre 20 ore dei ClimaGold 300 da 48cm di spessore. Nei casi di zone sismiche, i blocchi SismiClima garantiscono invece - oltre a elevate prestazioni dal punto di vista della sicurezza in caso di terremoto - anche un tempo di sfasamento di molto superiore alle 11 ore.
Inoltre, i valori del fattore di attenuazione dei blocchi YTONG sono ai vertici della categoria, arrivando a un bassissimo valore di 0,04 nel caso dei blocchi ClimaGold 300 da 48cm,
E quando ci si trova davanti a una attività di ristrutturazione abitativa? Nei casi di impossibilità a migliorare l’efficienza energetica degli involucri esterni degli edifici, in aiuto di progettisti e costruttori - per ottenere un isolamento termico dal calore senza andare a intaccare il benessere indoor - vengono i pannelli isolanti minerali Multipor, in grado di garantire una densità del 40% in più rispetto alla lana di roccia (70Kg/m³) e a quella offerta da materiali sintetici come il polistirene o l’EPS (che si assestano attorno ai 30/35Kg/m³), offrendo quindi un tempo di sfasamento - il tempo necessario per il calore ad attraversare un muro - da primi della classe.