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SOSTENIBILITA'

NZEB (Nearly Zero Energy Buildings) – Parte 1

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NZEB (Nearly Zero Energy Buildings) – Parte 1

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Progettare edifici ad altissima prestazione energetica

Realizzare edifici che siano il più possibile organismi Eco-logici, con un alto indice di efficienza energetica e rispetto per l’ambiente, è diventato un obiettivo ma soprattutto una responsabilità per tutti gli Stati membri dell’UE.

Il settore dell’edilizia detiene un consumo totale di energia e di emissioni di anidride secondo solo al settore dei trasporti (fonte dei dati: DG Energy, 2012).

Un rapporto dell’Università inglese East Anglia afferma che, se lo standard degli edifici a consumo quasi zero (edifici NZEB) fosse imposto a tutte le nuove abitazioni e ai restauri, l’Europa potrebbe puntare ad una riduzione dei consumi energetici del 40% al 2050.

Il concetto di edifici NZEB è stato disciplinato dall’Unione Europea con l’art. 9 della direttiva 2010/31/UE ossia la EPBD (Energy Performing Building Directive), direttiva che prosegue la strategia dell’Europa 2020 in tema di sviluppo sostenibile, invitando gli stati membri a introdurre normative sulla prestazione energetica degli edifici.

Tali direttive europee sono “atti di indirizzo” in cui si stabiliscono delle linee guida obbligatorie per abbattere i consumi degli edifici che permettono a tutti gli stati membri di confrontarsi in maniera omogenea potendo legiferare tenendo conto delle peculiarità di ognuno.

L’art.9 della EPBD 31/2010 stabilisce che tutti gli edifici di nuova costruzione o riqualificazione siano ad energia quasi zero, per l’Italia quest’obbligo scatta dal 1° gennaio 2019 per gli edifici pubblici e dal 1° gennaio 2021 per gli edifici privati di nuova costruzione o oggetto di specifici interventi di riqualificazione.

Lo stesso articolo indica che tutti gli stati membri diano una definizione nazionale di edifici NZEB e si attivino per la loro promozione, definendo, all’art.2 della stessa direttiva, l’edificio ad energia quasi zero come un “edificio ad altissima prestazione energetica il cui fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo dovrebbe essere coperto in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili, compresa l’energia da fonti rinnovabili prodotta in loco o nelle vicinanze”.

In sostanza, NZEB è un edificio che, nell’arco temporale di un anno solare, presenta una somma algebrica dei flussi energetici in ingresso e in uscita di valore quasi pari a zero, dunque avente caratteristiche di performance migliori rispetto ad un edificio di riferimento i cui valori sono riportati in specifiche tabelle.

In pratica, un involucro ottimizzato per superare le richieste di un nuovo edificio deve migliorare le sue prestazioni mediamente di un ulteriore 15% per poter diventare un edificio NZEB. Ad esempio, i valori di trasmittanza delle pareti esterne, nell’edificio NZEB saranno inferiori del 13-14% rispetto all’edificio di riferimento considerato con una progettazione antecedente al 2017, così come i valori di trasmittanza delle strutture di copertura, che dovranno migliorare del 12-13%.

Tra qualche anno in Italia si dovranno costruire solo edifici NZEB. La loro progettazione richiede un’attenta analisi di molteplici fattori. Sicuramente si può fare riferimento alle linee guida di una corretta progettazione Bioclimatica allo scopo di soddisfare requisiti di comfort attraverso un controllo il più possibile passivo del microclima: minimizzare l’uso di impianti meccanici e massimizzare l’efficienza degli scambi energetici naturali tra edificio e ambiente circostante.

Possiamo affermare che i due obiettivi primari di un edificio NZEB sono di avere un fabbisogno energetico molto basso, quasi nullo, grazie ad una progettazione bioclimatica, e che tale fabbisogno sia soddisfatto il più possibile dall’utilizzo di fonti rinnovabili.

È proprio nell’Integrazione tra progettazione (orientamento, materiali performanti dell’involucro, impianti efficienti) e impianti di produzione energetica (energia geotermica, eolica e microeolica, sistemi fotovoltaici e solari termici, biomassa e cogenerazione) che troviamo il nodo fondamentale per la progettazione di un edificio NZEB.

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