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Il Gruppo Xella: impegno per l'Emancipazione Femminile e la Leadership

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Il Gruppo Xella: impegno per l'Emancipazione Femminile e la Leadership

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In Italia, su 17.000 imprese solo il 28% dei manager sono donne e, addirittura, solo il 19% ricopre posizioni dirigenziali (dati dall'Osservatorio 4.Manager 2022, tratti da "Il Sole24Ore").

Celebrare la Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne significa non solo riconoscere i progressi compiuti, ma anche promuovere l'emancipazione femminile in tutti i settori della società, siano essi economici, politici e sociali.

Il Gruppo Xella si impegna attivamente nel sostenere l'emancipazione delle donne: crediamo fermamente che un ambiente di lavoro diversificato sia un ambiente più forte e produttivo. Per questo motivo, ci siamo posti come obiettivo aziendale quello di aumentare del 25% il numero di manager donne entro il 2025.

In occasione di questa importante giornata, abbiamo avuto il piacere di intervistare Tiziana Baldi, CFO nonché uno dei due Amministratori Delegati di Xella Italia, che gestisce le finanze aziendali con competenza e determinazione. Condividiamo con lei le sue riflessioni sull'importanza dell'uguaglianza di genere e sulle sfide che ancora attendono le donne nel mondo del lavoro.

1) Cosa l’ha ispirata ad intraprendere una carriera nel settore finanziario e cosa la motiva a continuare a crescere e a svilupparsi professionalmente?

Ho iniziato il mio percorso lavorativo all’interno dell’azienda di famiglia quando avevo 23 anni, subito dopo aver conseguito la laurea magistrale in economia e commercio. La società stava attraversando un periodo molto critico a causa dell’avvento di nuove tecnologie che imponevano cambiamenti radicali. Ero giovane e allora non avevo l’esperienza né la consapevolezza necessarie per gestire una situazione di quel genere. Prendemmo la decisione di vendere la società. Ecco, questa decisione, insieme al grande spirito imprenditoriale ereditato dal mio babbo, è tutt’ora la motivazione principale che mi induce ad evolvere e continuare quel percorso di crescita professionale al fine di influenzare decisioni strategiche di solo successo.

2) Quali sono oggi le principali sfide che le donne affrontano nel settore finanziario? E quali sono invece quelle legate agli aspetti manageriali?

Alla luce di quasi 40 anni di lavoro non mi sento di aver affrontato sfide “dedicate” all’essere donna. Ritengo piuttosto che una grande forza di volontà, le idee chiare, l’ambizione e la consapevolezza che “esiste sempre un modo migliore del tuo”, siano le variabili che uomini e donne devono avere ben chiare per poter intraprendere un percorso di crescita professionale, sia esso nel settore finanziario o no. La vera sfida è stata, e lo è tutt’ora, il voler essere un manager… o meglio ancora, un leader. Quando ritieni di poter costruire un team, di essere in grado di farti influenzare e di influenzarlo e indurlo a prendere iniziative e spingerlo al risultato, devi aver compreso bene che esiste un continuo processo di trasformazione in ogni azienda e tu devi saperlo guidare evolvendoti per starne al passo anno dopo anno. Fiducia, coinvolgimento, rispetto dell’equilibrio tra lavoro e vita privata…sono solo alcuni dei fattori fondamentali. L’onestà e la trasparenza a tutti i livelli è una sfida importante per un manager che vuole interagire attivamente con il proprio team e vuole dare un’immagine coerente con vision e mission aziendale.

3) Secondo lei, la leadership femminile è diversa da quella maschile?

“Per essere insostituibili, bisogna essere diversi” diceva Coco Chanel 😊. Ebbene sì, la leadership femminile si distingue per una serie di comportamenti molto ben conosciuti e peraltro oggetto di vari studi più o meno alla moda. Se vogliamo generalizzare, noi donne abbiamo uno stile comunicativo più aperto, una predisposizione all’altro pur mantenendo una forte consapevolezza di noi stesse. La leadership femminile è maggiormente focalizzata sull’abilità di ascolto, attuando comportamenti che motivano i collaboratori; tendiamo a mostrare più facilmente un certo ottimismo ed entusiasmo ed abbiamo uno stile decisamente più democratico rispetto a metodi generalmente più autocratici tipici della leadership maschile.

4) Qual è il segreto per lavorare bene con il proprio Team?

Riprendo assolutamente ciò che ho detto poc’anzi, comunicazione aperta, onesta e trasparente, massima fiducia reciproca e coerenza. Nessun segreto particolare se non ascoltare, considerando realmente le emozioni dei nostri collaboratori e condividere le responsabilità. Ovviamente poter contare su ottimi strumenti di comunicazione può solo aiutare a migliorare ulteriormente. Mi permetta uno scatto di orgoglio con il quale voglio evidenziare come nel mio team la presenza femminile sia preponderante, con una percentuale che si avvicina al 60% in generale e al 50% a livello manageriale.

5) Quali consigli darebbe alle giovani donne che aspirano a posizioni di leadership nel mondo aziendale?

Una posizione di leadership può essere ricoperta con successo solo se siamo soddisfatte della nostra vita, quindi è essenziale che abbiamo una grande consapevolezza delle nostre capacità e dei nostri limiti. Nessuna ossessione per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo, si sbaglia, si corregge e si migliora sempre mantenendo un certo equilibrio che ci permette di goderci i risultati raggiunti. Non esiste essere soli al comando, quindi bisogna delegare e prendersi il tempo per raccogliere le idee e ricavarsi momenti di relax essenziali per mantenere una buona salute psico-fisica.

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